Shock culturale

Urumqi, Cina (Xinjian)

La Cina mi ha proprio fulminato. Il primo impatto quantomeno, e' stato devastante. Shock culturali uno dietro l'altro:

n.1: i Cinesi sono tanti, tantissimi. L'avevo notato ieri ma oggi pomeriggio (domenica) in centro e' stato pazzesco. Non ci si poteva muovere tra le bancarelle di vestiti, firmati e non e quelle di spiedini, frutta e fritture varie. Negli splendidi parchi fanno esercizi, suonano e ballano. Ma proprio ballano in tantissimi, tipo discoteca a cielo aperto.

n.2: La modernita' mi ha colpito con uno schiaffo tremendo. Prendendo l'aereo da Kyrgyzstan probabilmente ho perso quella "gradualita' " dell'entrata che mi avrebbe aiutato. L'asfalto, le macchine, i semafori che vangono rispettati, gli autobus, l'aeroporto, i centri commerciali. Abituato al nulla dell' Asia centrale e' stato forte. Non dico migliore necessariamente, ma forte.

n.3: E' tutto piu' economico di quanto pensassi: so che mi rimangero' questa frase una volta arrivato in citta' piu' turistiche come Beijing o Xi'an, ma per ora e' davvero tutto troppo "cheap" per essere vero e dopo le spese impreviste del primo mese (visto tagiko, pamir hw, volo per la Cina) non puo' che essere una buona notizia. Esempio: cena in uno dei ristoranti migliori della citta' per circa 6 euro... ma in 4!!!

Un ultimo aneddoto: ieri sera sono entrato in un supermarket qui vicino per fare un po' di spesa... la gente del posto probabilmente (e giustamente) avra' pensato che sono un deficente: mi sono messo a ridere, a ridere alla grande. Non so cosa mi e' preso, ma davvero non riuscivo a credere ai mei occhi, alla vista di 50 tipi di biscotti, 40 di pane, 28 diverse scelte di yoghurt, e ancora carne, uova, formaggi, gelati, torte, detersivi, accessori per la casa, bibite... Mi pentiro' di questa affermazione, ma dopo 20 giorni di patate-cipolle-carne di montone questa Cina mi piace. Mi piace un sacco.

Zaijian!