Cheers



La mia via della seta e' finita con un brindisi. A Xi'an, tradizionale capolinea di quella che era la via delle merci tra il mediterraneo e la Cina attraverso l'Asia centrale, ho passato 3 giorni. La citta' e' grande (sempre piu' grande, oltre 6 milioni) e anche il centro storico cinto da mura non sfugge a questo aggettivo. Pagode, torri e vecchi vicoli sono inseriti o forse meglio dire soffocati da stradoni, palazzi e traffico asfissiante. Tuttosommato e' un posto piacevole dove passare qualche giorno. Io ci sono venuto soprattutto per una delle piu' grandi meraviglie archeologiche del mondo, il celebre esercito di terracotta. Devo dire che e' davvero impressionante. Soprattotto la fossa numero 1 fa capire quanto grandioso era l'impero cinese all'epoca della sua costruzione, come corredo funebre al mauseleo dell'Imperatore che per primo unifico' tutti i regni, un'altra meraviglia che non e' ancora stata dissotterrata, ma di cui l'esercito costituirebbe solo il 5% dell'intera superfice e magnificenza. La mia via della seta e' finita con un brindisi con Jeanfrancois, Peter (belgi), Lidi' e Alice (francesi), degni rappresentanti delle due nazionalita' di viaggiatori che piu' ho incontrato (sto tenendo il conto). Era iniziata con il caldo asfissiante di Khiva e, passando per il freddo vento di Urumqi mi ha condotto tra le montagne piu' alte del Pamir e la piu' bassa depressione di Turpan. Dalle citta' piene di storia dell'Uzbekistan alla forza delle montagne Tajike, dalla mancanza di elettricita' e acqua calda alle luci al neon della Cina. La mia via della seta e' finita con un brindisi. La mia avventura, forse, e' appena cominciata.

Cheers!

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