Cosi' vicine, cosi' lontane



Yangon e Bangkok sono solo ad un'ora e mezza di volo l'una dall'altra. Come mi e' gia' capitato dal Kyrghizstan alla Cina, questo volo sembra portarmi da un mondo all'altro...
I tre giorni a Yangon sono stati intensi, intensissimi: la citta' e' un caotico brulicare di bancarelle ovunque e gia' la prima sera ho rimpianto di averle dedicato cosi' poco tempo. Il giorno dopo e' stato pero' davvero senza pari. La mattina nella sede della NLD ad ascoltare Aung San Suu Kyi (nel suo primo discorso per la festa dell'indipendenza dopo 20 anni di arresti domiciliari) mentre il pomeriggio alla Shwedagon Paya, la montagna d'oro, uno dei templi piu' belli e senza dubbio piu' "preziosi"(tanto oro e diamanti tutti insieme non esistono altrove) di tutta l'Asia. Non solo, e' un luogo "vivo" con centinaia di persone che lo visitano per pregare, meditare, passeggiare o chiacchierare. Ho ancora nella memoria le due ore all'ombra di uno stupa a discutere con un paio di monaci,in attesa del tramonto e delle luci che rendono la campana d'oro il luogo magico per eccellenza del Myanmar. Ma neanche 24 ore dopo cammino spaesato e onestamente un po' a disagio tra KaoSan e Ranbuttri, circondato da centinaia di palestrati-tatuati-orientatiallabevuta-americani e le loro sonofigasoloiomasonounatripponaingleseunpo'lardosa in attesa di volare in qualche spiaggia del sud e di esibire i bicipiti o le coscie bianchiccie ammazzandosi di secchielli d'alcool la sera. Intendiamoci: a me non dispiacciono i luoghi frequentati dai viaggiatori con caffe' per stranieri e vie pedonali con negozi di souvenirs (vedi Yangshuo in Cina) e non sono nemmeno uno di quelli che silamenta di continuo perche' questo o quel posto sono "troppo turistici", ma questa parte della citta', onestamente, e' un pochino troppo. Tempo di organizzarmi e fare 2-3 commissioni e partiro', destinazione Cambogia. Tornero' sicuramente e inevitabilmente a Bangkok, magari cercandomi una zona diversa della citta'.

Laa Kawn!

Commenti

Post più popolari