Vita da espatriati



Scrivo questo post da una caffetteria-panificio francese, seduto ad un
tavolino con vetrate e vista su un incrocio tranquillo, dove tra i
viali alberati si spostano placide le biciclette. Davanti a me una
tazza di caffe' fumante e un croissant fresco di forno. Potrei
benissimo essere in una strada periferica di Amiens o Toulouse se non
fosse che tutti attorno a me, dai passanti ai panettieri, hanno gli
occhi a mandorla. La location e' ideale per buttar giu' una
riflessione sugli italiani residenti in Cina, dopo aver vissuto con
Corinne a Beijing, aver incontrato i tedeschi a Guilin e ora stando da
Lorenzo qui' a Shanghai. Iniziamo dalla conclusione: non mi rivolgo a
chi si sente soddisfatto della propria vita e del proprio lavoro, a
chi si sveglia la mattina bello come il sole, pronto per una
emozionante giornata lavorativa e di vita sociale nel belpaese. Mi
rivolgo a tutti quelli (e so che ce ne sono tanti "in ascolto") che
hanno incertezze sul proprio futuro, vorrebbero fare ma si sentono
chiusi, vanno al lavoro e le lancette dell'orologio non passano mai,
sono stanchi ed annoiati dalle solite persone: cosa aspettate? Cosa
aspettate a cercare lavoro in Cina o in un altro paese in cui il
nostro potere d'acquisto e' alto? Io, mi conoscete, non sono mai stato
e non sono tutt'ora un amante del soldo e dei vantaggi che ti puo'
procurare, ma se l'alternativa e' una vita di sospiri a Bergamo,
ragazzi, prendete il primo volo e sbarcate in Asia. Non c'e' uno
straniero qui' in Cina che abbia incontrato che non possa permettersi
una personale "dolce vita": con uno stipendio che in Italia ti
permetterebbe si' e no 2 pizze fuori e una serata mensile al cinema,
qui ogni sera gli "italians" escono a cena in ristoranti raffinati, si
possono permettere appartamenti lussuosie tutta roba di marca, dai
vestiti al bagnoschiuma, dai pelati all'olio d;oliva d;importazione,
all'armadietto degli alcolici sempre ben fornito. Non sanno neanche
cosa sia la metropolitana perche' viaggiano sempre in taxi e nel
weekend, shopping: elettronica, abbigliamento, regali per amici e
parenti in italia e giri tra le gallerie d'arte per acquistare questo
quadro o quella lampada.
Non sto neanche ad accennare la parte piu' importante di tutto questo:
semplicemente l'essere qui, in Cina, con tutto il bagaglio di
esperienze, conoscenze, nuovi incontri ed emozioni che cio' comporta.
Cari amici "annoiati", ripeto: cosa state aspettando?

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