Mezza delusione



L'enorme murales poco dopo il ponte internazionale avverte che il Venezuela e' terra di grandi conquiste. Pur non mettendo in discussione le potenzialita' delle riforme sociali del presidente Chavez, per me il Venezuela si e' rivelato terra di grandi delusioni. Per una serie di motivi, iniziando dal fattore monetario: tutto e' clamorosamente "overpriced". Quasi non ci credo camminando per le strade polverose di ElPlayon. L'opzione piu' economica e' una piccola guesthouse dall'aria trasandata e sporca con un cigolante ventilatore in camera. Prezzo per notte: oltre 20 euro. E' la sistemazione piu' cara che abbia mai pagato in questi due anni di vagabondaggio (anche perche' camere singole non esistono e se sei solo paghi per due).
Per non parlare del cibo, pessimo e caro, che mi porta ad acuistare pane, tonno e pomodori come dieta quotidiana. La vicina spiaggia di Bahia Cata quantomeno mi tira su il morale per un pomeriggio.

Provo a spostarmi piu' ad ovest, e arrivo a Tucacas. Stessa storia, meno di 25 euro in topaia non si scende, allora moando tutti a quel paese e prendo un bus per Coro, dove finalmente trovo un letto a prezzi modici in una bella guesthouse in una bella citta'. Piccoli particolari: la citta' e' deserta, con il ponte fdi festa nazionale alle porte, TUTTO e' chiuso e il clima e' in modalita' "forno ventilato" a 40 gradi. A riscattare parzialmente il bilancio della settimana c'e' Adicora, solo un'ora di distanza, dove trovo una bella spiaggia e una signora che prepara grigliate di gamberi per pochi spiccioli.

E' un peccato, perche' a differenza di quanto avevo sentito in giro, la gente del posto e' cordiale ed amichevole. Ma il caribe venezuelano non e' roba per viagiatori dal budget limitato, specialmente se soli, specialmente in alta stagione.

Piccole curiosita':
-in Tv una volta a settimana c'e' il Talk Show prersonale del presidente, a reti unificate: in pratica un monologo di Chavez che parla ininterottamente per ore.
-la locale nazionale di calcio viene detta "Lavinotinto", si', esatto, la "vino rosso"... con un nome cosi' non c'e' da stupirsi che non si qualifichino mai per i mondiali...
-Non oso dire che automobili cosi' scalcinate non le ho mai viste da nessuna parte, ma sicuramente non in Sudamerica, Bolivia inclusa. C'e' sa stupirsi che funzionino.
-Ok che l'energia, con tutto il petrolio che hanno non gli costa niente, ma tenere alla Nico Cereghini: Le luci. Accese. Anche di giorno. (dei lampioni!!!!!) mi sembra un po' eccessivo.

Colombia, rieccomi, un po' prima del previsto.
Due speranze: che la costa mi regali le emozioni che la montagna mia ha dato in precedenza e che il passaggio di confine via Maracaibo fili via liscio. Due settimane fa un autobus sulla stessa rotta e' stato assaltato da una banda armata e gli occupanti alleggeriti di tutti i loro averi.

Suerte!

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