Il Ring of Gullion



"E' una curiosita' geologica che ha fatto scorrere fiumi d'inchiostro e ha provocato molto stupore, tanto e' complesso il meccanismo della sua formazione. Si tratta di un anello di diversi chilometri di diametro, con lo Slieve Gullion al centro. Vi evitiamo le teorie contamporanee per arrivare direttamente all'essenziale: e' strano e bello!"

dalla guida Routard - Irlanda 2004


Quando con i buoni Stefano, HErman e Nava giravo in tondo alla ricerca del Ring of Gullion non immaginavo certo che quel frustrante pomeriggioavrebbe fornito in futuro un indizio, una traccia per capire meglio cosa siamo e cosa cerchiamo. La molla (e i collegamenti relativi) e' scattata su di un autobus da qualche parte in Patagonia, col cielo rosa da ammirare dall'ampia vetrata.

E' la ricerca della felicita'. Piu' la cerchi e piu' ti sfugge, pou' cerchi di vederlo e piu' scompare. E la cosa divertente e' che se anche ci sei in mezzo al RIng of Gullion, non lo vedi, non riesci a capire cosa sia.
E allora continui a cercarlo, muovendoti in continuazione, e qualche volta credi di averlo trovato, di averne colto uno scorcio.

Lo trovi in un abbraccio, in due occhi sognanti, a volte sul fondo di un bicchiere, altre quando sei solo e il sole fa capolino tra le montagne. Ma e' solo un attino: il Ring of Gullion non esiste se non nella nostra testa, nei nostri sogni, e non e' possibile scattarne una foto e goderne appieno.

E lo sappiamo tutti in fondo, e lo percepiamo nei momenti in cui l'angoscia ci prende, in cui non sappiamo come andare avanti ma imperterriti continuiamo a cercarlo. Anche solo per vivere un attimo prima di sprofondare di nuovo nel grigiore della mediocrita', fosse dolore e disperazione il prezzo da pagare, chiunque l'abbia scorto almeno una volta sa che ne varra' la pena.

E' davvero venuto il momento di chiudere questo blog, questo diario di viaggio che e' stato il mio legame con le persone care in questi due anni. Mi piace chiuderlo on un video, una canzone di una intensita' irreale di Alexi Murdoch che mi ha accompagnato per mesi sulle strade del mondo.
Come mi ha scritto Daniele una volta "questa e' la colonna sonora del tuo viaggio. A volte, quando la ascolto, riesco a vederti che cammini con il tuo zainone, la t-shirt con le maniche arrotolate verso le spalle e i mitici cobra"

E allora che il viaggio non abbia mai fine.

Buona vita.

Paolo


Commenti

  1. Contento di aver compartito con te uno sfuggevole e teorico Ring Of Gullion nelle desolate lande del mistico Bajo Caracoles!

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