La bellezza


Un unico pensiero mi viene sulla cima del Cerro Campanario, appena fuori Bariloche, con la vista a 360 gradi sui laghi circostanti: quanta bellezza. Come si puo' non amare questi scenari fantastici che l'Argentina mi ha regalato in questi 34 giorni? Il centro citta', le stradine iperturistiche e le boutique di cioccolato artigianale, il tramonto dalla mia terrazza con vista lago, la cena italo-israelian-canadese con altri ragazzi da tutto il mondo, gli occhi azzurrissimi di Shira che riflettono la luce delle candele mentre canta accompagnata da una chitarra. Quanta bellezza. Il parque nacional Nahuel Huapi e il canyon sul rio Limay visti dal finestrino dell'autobus. La piccola Junin de los Andes e il parque Via Christi, dove episodi del vangelo, della sofferenza del popolo Mapuche e filosofia orientale vengono fusi in un sentiero nel bosco impreziosito da sculture visionarie e bellissime. Le procedure d'immigrazione sbrigate all'alba, all'ombra del innvato conico vulcano Lanin.

Dalle donne di Buenos Aires alle cascate di Iguazu, dai picchi innevati delle ande ai laghi azzurrissimi, una sola parola lega tutto quanto e finisce tra i migliori ricordi della mia vita: bellezza.

Hasta luego, Argentina!

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