Sull'albero di albicocche



Roxburgh e' una cittadina piccola piccola nel bel mezzo del distretto chiamato simpaticamente "fruitland", dove si concentrano quasi tutti i frutteti di frutta estiva: pere, mele, ciliegie ed albicocche.

E proprio in uno di questi frutteti dovro' lavorare in futuro. E viverci, perche' il tetto sopra la testa e' fornito a prezzo modico dal padrone. Il lavoro e' il "thinning", letteralmente "assottigliare". In pratica devo eliminare dagli alberi quei frutti troppo piccoli, brutti o semplicemente raccoglierne e gettarne alcuni se sono troppo vicini, tutto questo per far si che i pochi eletti rimasti crescano, dallo stato attuale che li vede verdi e simili ad acini d'uva, fino a diventare grossi come palle da biliardo.
Non e' un lavoro difficile, e quando mi arrampico sugli alberi piu' alti, con la vista che spazia sulle montagne e la vallata in lontananza, ha un qualcosa di poetico.
MA, poiche' a questo mondo non ti regala niente nessuno, tantomeno nel settore agricolo, per mettere assieme quei due soldi che mi pernmettono di campare devo sgobbare non poco. Ogni giorno combatto per raggiungere il salario minimo (vengo pagato in base a quanti alberi completo) e, nonostante le rassicurazioni di Dave, il boss, che col tempo saro' veloce abbastanza da fare un sacco di soldi, io non mi sento molto a mio agio.
Principalmente per il contorno, il luogo e' bello, lavorare al sole mi piace e aiuta l'abbronzatura, Roxburgh e' un delizioso paesino immerso nei frutteti, ma... insomma mancano le patatine!
Quello che faceva la differenza a Tauranga era il cameratismo, era tornare a casa da una dura giornata in packhouse o in piantagione e trovare facce familiari, fare due chiacchiere con gli amici cari, con la "famiglia".
Qui vivo in mezzo al nulla, a 7km dal paese, che a sua volta e' a 40km dalla prima "citta'", Alexandra.
Il "lodge" e' una casetta prefabbricata sporca e vecchia piu' di me, divisa con Mike (e gia' questo basterebbe per renderla insopportabile), tre ragazzi delle isole Vanuatu con una scarsa predisposizione all'igiene personale e un kiwi cinquantenne logorroico che non riesce parlare senza urlare e mangia cipolle aromatizzate alle cipolle con cipolle per contorno.
Non abbiamo il telefono, e internet in paese costa un patrimonio.
Detto questo, non ho molte alternative. L'unico lavoro disponibile in questo periodo e' questo, e sentendo altri ragazzi sono pure fortunato ad averlo trovato. Oltretutto, lavorare adesso in un frutteto mi mette automaticamente in pole-position per quello che e' considerato il lavoro da sogno per tutti i backpackers da questa parte del mondo: la raccolta delle ciliegie che iniziera' a dicembre.
In attesa io continuo a lavorare, cercando di distrarmi il meno possibile ad ammirare il tramonto dala cima degli alberi di albicocche.

Commenti

  1. Hai iniziato anche a dormire sugli alberi di albicocche? Non scendi più neanche per scrivere 2 righe ai tuoi amici? :)

    Fatti sentire
    Ciao

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