Acidi e Pinguini



Lasciata Kaikoura, la strada inizia ad essere meno eccitante. Per dirla tutta, terribilmente noiosa. Entrando nella regione del Canterbury diciamo addio alle montagne e benvenuta (???) alla campanga, piatta, piatta, piattissima.
Per ore e ore non si vedono altro che campi e cittadine poco interessanti, fino a Christchurch, la citta' devastata da numerosi terremoti negli ultimi due anni (l'ultimo solo poche settimane fa). In citta' non si puo' fare molto, quindi decido di spostarmi un poco ad est, sulla costa, nella penisola di Banks. Mike, come al solito, con grande personalita', decide di rimanere a bordo (inizia ad irritarmi avere qualcuno a zavorra) e guidiamo il centinaio di km fino ad Akaroa. Finalmente un po' di colline ed un paesaggio decisamente interessante con baie e villaggi di pescatori. La zona e' famosa in NZ per essere un ex insediamento francese, ed i tricoleur sono ovunque cosi' come le baguette e i formaggi puzzolenti. Decisamente un luogo piacevole. Mike sembra intenzionato a restare qui per qualche giorno, bene! Quando pero' gli dico che io vado a sud, cambia idea e decide, ancora, di non abbandonare la nave (sigh!).
Arriviamo cosi' a Oamaru (pronuncia: Oamaru' con la "u" bergamasca).
L'atmosfera in citta' e' particolare... Difficile da spiegare a parole, ma decisamente non il tipico centro abitato neozelandese.
A ridosso del porto c'e' l'area "storica' con vecchi magazzini ed edifici decadenti, ed e' a poca distanza da qui' che abbiamo il primo contatto con qualcosa di strano e decisamente "old style", e intendo anni 60.
Agra e' la proprietaria dell'ostello in cui soggiorniamo. Ravi Shantar nello stereo, i Grateful Dead e Janis Joplin sui muri, libri su Kamasutra e Arikrishna sugli scaffali. Lei e' indubbiamente una bella donna sulla 50ina che somiglia ad una degli Abba e al momento del nostro ingresso sta intrttenendo con una fitta parlantina un ragazzo svizzero che ci lancia uno sguardo del tipo:"salvatemi!". Dopo neanche 2 minuti di conversazione (95% del tempo e' LEI a parlare e a darsi risposte) siamo tutti e 3 nella sua macchina. Oamaru e' famosa per un paio di colonie di pinguini, i blu e gli "occhi gialli": in teoria c'e' un biglietto da pagare per vedere le colonie, ma Agra sostiene che sia illegale e capitalista e ci mostra con una breve visita guidata in auto dove vedere i pinguini gratis. Secondo quanto sostiene lei (che guida fumandosi uno spinello nel frattempo) i pinguini arrivano proprio nel centro storico, e nidificano nelle prese d'aria dei vecchi magazzini (!!!). attendiamo il tramonto e andiamo dove Agra ci ha diretto: Incredibile! Pian piano, questi piccoletti scalano le recinzioni del porto e, con il loro comico e tipico andamento, raggiungono i vecchi edifici e si infilano nelle prese d'aria.
I vecchi edifici, ospitano bar e il mitico Penguin Club, che la sera ospita musica dal vivo. Gli avventori sono ancora una volta "strani", sembrano tutti sulla stessa lunghezza d'onda di Agra...
La domenica mattina nella stessa area c'e' il mercato delle pulci. Ti aspetti la solita atmosfera da mercatino, ma qui' ad Oamaru, sono piu' gli artisti di strada che le bancarelle, e quasi tutti vestono come nell'800, tra vecchie auto d'epoca, biciclette con la ruota davanti enorme e, ovviamente, alcool e spinelli (la domenica mattina!).
Starei qui' ancora un giorno, a bighellonare tra locomotive abbandonate con scheletri che fanno il dito medio alla guida, sorseggiando whiskey in attesa della sera per incontrare i pinguini, ma devo muovermi a sud ancora una volta. La sera c'e' Italia-Irlanda a Dunedin ed ho ancora qualche ora di guida davanti, la prospettiva di incontrare Matt e Kate (coppia di amici incontrati alle Tonga) e, ovviamente, una zavorra tedesca a fianco.

See ya

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