La compagnia dell'anello



Prima di trovare una nuova "casa" e raggiungere Pablo, Adrien e Makoto a Napier, ho di fronte uno degli highlights del mio viaggio in Nuova Zelanda.
Mi dirigo nel cuore dell'isola del nord, il central plateau e in particolare il Parco Nazionale di Tongariro, dove ho appuntamento nel remoto avamposto chiamato National Park (che fantasia) con l'ex collega malese Teek Wee per una escursione nei luoghi in cui Peter Jackson ha ambientato il suo "Il Signore degli Anelli". Mi aspettavo di trovare anche l'altro collega Jimmy, ma non che la compagnia fosse costituita da 18 tra ragazzi e ragazze, tutti rigorosamente "mandarin speeking"! Soggiorniamo al Plateau Lodge, un nuovo e confortevole ostello tutto in legno, con accogliente area comune, tv ultrapiatto 10000 pollici e vasca idromassaggio (!!!) per poco meno di 15 euro a notte. C'e' di peggio nella vita direi. La mattina presto, prima dell'alba, mi muovo verso l'inizio del sentiero. L'appuntamento e' alle 7.30 all'imbocco del famoso "Tongariro Alpine Crossing" con gli altri ragazzi per la partenza ma finisco per fare la camminata da solo: le ragazze sono in ritardo e il gruppo di cinesi iniziera' a scarpinare solo all'alba delle 9... in buona compagnia comunque, visto che sembra che la buona abitudine bergamasca di iniziare le escursioni presto non sia di casa in Nuova Zelanda. Non che mi dispiaccia, tutt'altro, ma incontrero' piu' persone sulla via del ritorno che non all'andata (tutti escursionisti "alla milanese").
La mia esplorazione delle terre di Mordor e' agrodolce: e' decisamente impressionante il panorama, e muoversi tra la brulla vegetazione alle pendici dei vulcani con i falchi che ti volano sulla testa e' qualcosa di unico e di molto suggestivo, ma... La sera precedente non riuscivo a dormire tanto era l'agitrazione della sfida che avevo di fronte: tutti, dalla gente in ostello alle guide alle persone del centro informazioni del parco mi avevano messo in guardia sulla pericolosita' e la difficolta' del sentiero in questa stagione. Freddo, vento e ghiaccio, percorso impegnativo... In realta' il sentiero del crossing e' poco piu' di una scampagnata e le previste 7-8 ore non sono che 4-5 di cammino effettivo. Brunone, Coca? Sono universita' della montagna in confronto. Se non ci fosse stato il vento l'avrei consigliato pure a mia madre come passeggiata domenicale...
Per dare un po' di pepe alla giornata "conquisto" le due vette del monte Tongariro e Mt. Ngauruhoe (il Mt. Doom, casa del signore oscuro nel film).
Il giorno seguente, dopo la foto di rito con "La grande carota" (!!!) a Ohakune, guido in direzione nord lungo la "Desert Road" che si rivela essere uno dei tratti di strada piu' belli che abbia mai percorso, con viste spettacolari sui tre monti/vulcani del parco. Impressionante, epico, eccezionale, incredibile. Quando, ormai al termine della strada, esco dal bosco, mentre un falco mi vola a fianco e la vista si apre sul grande lago Taupo, alla radio passano "The world I know" dei Collective Soul. Orgasmo.

Haere ra

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