Che ne sara' di noi?



Dopo la breve esperienza nella packhouse di mele, aggiungo un'altro lavoro "particolare" alla collezione: rubbish runner. E' la versione neozelandese del netturbino. In pratica devi correre tutto il giorno dietro al camion e dividere la plastica dalla carta, dai diversi tipi di vetro alle latte. Fisicamente un lavoro disumano. Ma per salvare il mondo (e pagarmi la permanenza a Napier) questo ed altro.
Vivo in un appartamento con altri 8 ragazzi dividendo una stanza con Melissa. La casa e' una vecchia e decrepita costruzione in stile vittoriano con molto carattere nella zona piu' in della citta', in collina, con vista sull'oceano.
Anche Napier dopo qualche tempo mi da sensazioni migliori. Non la amo come Tauranga, ma grazie al fatto di essermi trasferito nell'appartamento condiviso al posto del brutto Aqualodge (pagando la meta') e alle cene e le camminate con Pablo e Melissa, vivo queste settimane col sorriso sulle labbra.
Sorriso malinconico in ogni caso, visto che Melissa se ne andra', questa volta definitivamente, tra pochi giorni. E la cosa mi fa riflettere.
Saranno le lunghe passeggiate al tramonto sul lungomare, con le onde che si abbattono furiose sugli scogli, ma penso a quanto ho legato con lei e Pablo in questi mesi. Sono davvero entrati a far parte della mia vita. Sono gli amici che mi mancano da casa, sono quell'anello mancante nella catena degli affetti tra le persone con cui instauri un bel rapporto di poche settimane o pochi giorni (i compagni di viaggio) e gli amici di lungo corso (i compagni di vita).
Una sera Pablo butta sul piatto il discorso relativo al futuro. Che ne sara' di noi? Ne escono un paio d'ore di condivisione di sogni, speranze, progetti. Melissa tornera' a Singapore tra poco, e ricomincera' la vita di sempre. La' il solito lavoro la aspetta, le persone care, l'umidita', il caldo e lo shopping negli immensi centri commerciali, il business della CBD e il cibo sempre diverso e intrigante. Pablo stara' ancora per qualche mese in Nuova Zelanda, un paio sicuri qui a Napier, poi andra' a sud. Ma la sua testa rimane salda in Chile, dove ogni tanto torna con i ricordi, la famiglia e gli amici, e il lavoro di fisioterapista, le spiagge e il surf.

E io?
Io, speriamo che me la cavo.

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