Hsipaw, "montagna" birmana



Decido di muovermi verso nord per una puntatina all'ex stazione
climatica britannica di Hsipaw, in attesa che il maltempo lasci la
piana di Mandalay. Qui', dopo una mattinata di tempo variabile, trovo
il mio primo, vero, sole tropicale e inizio ad addentrarmi nella
cultura birmana. Vecchie case di legno in stile coloniale ai lati di
strade ombreggiate da baniani e palme. Mi ritrovo cosi' sotto un
portico ad osservare le piccole monace che cantando passano di casa in
casa a raccogliere le elemosine, i giovani studenti in longy verde che
escono da scuola o gli agricoltori di ritorno dal mercato, mentre
sorseggio un'aranciata fresca in bottiglia di vetro che sembra (o
forse e'? speriamo di no) arrivata direttamente dagli anni 70.
Durante il giorno raggiungo a piedi con piacevoli passeggiate le
attrattive della zona: rovine di vecchi stupa, cascate e delle
deliziose sorgenti d'acqua tiepida, in cui mi immergo circondato da
farfalle verdi e gialle.
La temperatura e' perfetta. Il sole e' caldo ma all'ombra, con una
dolce brezza si sta da dio. La sera, una birretta in veranda e poi a
nanna presto, perche' al mattino gli alunni della vicina scuola
elementare hanno lezione alle sette, e consiste principalmente in
canti e cori che non possono che fungere anche da sveglia naturale.
Colazione a base di uova, toast, banane e caffe'.
La sensazione e' che la gente qui', benche' povera, sotto al dittatura
militare piu' lunga del pianeta, senza corrente elettrica per gran
parte della giornata, sia felice e viva in semplicita' e allegria. Ti
salutano tutti, sorridono sempre e sono gentilissimi in tutto. Non ne
ho ancora visto uno arrabbiato o nervoso!
Durante una delle mie letture pomeridiane in terrazza, alla luce del
lunghissimo tramonto di Hsipaw, ho un momento di commozione leggendo
un passo del libro che mi suona famigliare:
"these people let us off the car at the corner of 27th and Federal.
Our buttered siutcases were piled on the sidewalk again. We had longer
ways to go. But no matter, the road is life."
Ed e' gia' tempo di tornare a Mandalay...
Mingalaba!

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