Il paese che non esiste



L'oste, il vecchio Mustafa, presso cui alloggiavo a Susha, taque pieno di dignita', poi bevve un bicchierino di acquavite del Karabagh, si taglio' una fetta di uno strano formaggio fatto di innumerevoli fili e simile alla treccia di una fanciulla e comincio' a chiacchierare: "Nelle nostre montagne vivono i Karanlik, gli spiriti maligni che custodiscono i nostri tesori. Lo sanno tutti. Nei boschi ci sono ruscelli sacri e pietre sacre. C'e' tutto da noi."
Kurban Said - Ali & Nino

C'e' uno stato piccolo piccolo che sulle cartine internazionali non esiste. L'unica nazione che ne riconosce l'esistenza e' l'Armenia, il cui esercito ne occupa militarmente i confini con quello che dovrebbe essere il suo stato d'appartenenza, l'Azerbaijan. Visitare la regione del Nagorno Karabakh e' considerato reato in Azerbaijan e qualsiasi evidenza di una visita qui puo' portare dal rifiuto d'ingresso al paese fino alla deportazione o alla galera. Ovviamente avendo in programma il passaggio in Azerbaijan non mi passa neanche per l'anticamera del cervello di recarmici, ma un mio amico c'e' stato e mi ha raccontato di belle montagne, cittadine armene che vivono una vita normalissima con i carriarmati a pochi km, di occasionali schermaglie tra i due eserciti in stato di stallo dal cessate il fuoco del 94.

Questo mio amico e' andato a vedere uno dei monasteri piu' important per la chiesa armena, e' stato ospite di una coppia di vecchi il cui marito beveva vodka del Karabakh (80 gradi di schiaffo) a ripetizione, costringendo pure il mio amico a seguirlo nei suoi cicchetti. Ha mangiato il dolma, involtino di foglia di cavolo ripieno di carne e riso, ha visto un'hotel assurdo a forma di barca nel mezzo di un malconcio e fangoso villaggio armeno. Ha poi riposto la memory card della macchina fotografica e il visto del Karabakh (avvolti in un pacchetto di fazzoletti) nel fondo dello zaino, che non si sa mai. Questo mio amico ha poi fatto ritorno in Armenia, di qui in Georgia e di li' dopo un controllo da panico della guardia di frontiera, in Azerbaijan. Tutto e' filato liscio, ma questo mio amico e' proprio un incosciente!

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