Vita di tutti i giorni
In queste settimane mi godo un inaspettata quotidianita'. Lavorare di giorno ad orari "umani", regolarmente, era una cosa che non mi capitava da piu' di un anno quando ero in Gewiss a Cenate Sotto.
Non pensavo di poterlo affermare cosi', ma questa vita regolare, senza scoperte, senza nuovi incontri ogni giorno, con ritmi precisi e naturali mi piace e almeno per un poco, mi sento non in viaggio ma a casa.
L'ostello, a dirla tutta, e' ormai casa e non lo cambierei piu' con nessun altra opzione in citta'.
La mattina la sveglia e' alle 6.30, colazione e via con le quattro giapponesi e il tedesco Mike per il veloce (5 minuti) trasferimento verso la packhouse. Qui il lavoro e' tranquillo, l'atmosfera rilassata e le pause frequenti, e le 18 arrivano con relativa facilita' nonostante la ripetitivita' del lavoro: Aprire le scatole e controllare kiwi per kiwi. Se e' duro come la roccia lo ripongo nella scatola, altrimenti non sarebbe in grado di resistere le due settimane necessarie ad arrivare sui banchi frutta europei o giapponesi, e lo sostituisco con un altro.
Calcolando a spanne, in ogni scatola ci sono 110 frutti, ogni pallet ha 100 scatole, io lavoro un paio di pallet al giorno, fanno 22000 frutti "maneggiati" personalmente, su base settimanale siamo attorno ai 130000.
Quando torno a casa preparo la cena, il pranzo per il giorno dopo, e mi rilasso con una doccia e un buon libro. A letto per le 22.30 e via di nuovo.
Piacevoli eccezioni sono il giovedi' sera, quando con Mike mi lancio nel karaoke in un locale sulla strand e il sabato sera, quando sempre con il crucco mi godo la miglior nightlife dell'intera nazione. Sempre la strand e' il centro della vita notturna, con club e pubs che offrono spesso musica dal vivo e un sacco di gente, tra cui una considerevole quantita' di svitati e una percentuale sempre vicina al 90% di persone non in grado di superare l'alcool test.
Mi guardo indietro e penso a questi mesi passati in Nuova Zelanda, e non posso fare a meno di considerare questo posto, questa citta' di industrie e verdi colline, di porto, di caffe' all'ombra del Mount Maunganui, "CASA".
Haere ra
paoloooo è quasi un anno che sei via... e leggere i tuoi racconti mi fa viaggiare altrettanto con la mente.... grazie... grande. Simo-SAMIDEANI
RispondiEliminaGrande Rene'... gia' per i kiwi noi siamo i principali esportatori a livelo mondiale, anche se la gente qui se lo tira sostenendo che i loro siano migliori (ok, glie ne diamo atto).
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