Ultimi giorni in Laos



O meglio... ultime due settimane! Il problema grosso e' che in Laos la lentezza e la voglia di fare niente ti contagiano e cosi', nonostante di cose ne abbia viste e vissute parecchie in questi giorni al sud, non ho mai trovato la forza di mettermi a scrivere.
Tornato a Vientiane da Pak Lai ho ritrovato Melanie e Julia e con loro sono sceso a sud. Un po' di autobus e un po' di autostop (con due ragazze e' molto piu' semplice) per raggiungere Kong Lor, un villaggio povero povero, con gente gentile ed ospitale e la caverna piu' lunga che abbia mai visto: 7.5 km da percorrere con un battello a motore, completamente sotto la montagna e nell'oscurita' piu' totale, unico modo per apprezzare le stalattiti e l'altezza dell "volta" (fino a 100m!) le torce dei conducenti: impressionante!
La strada, seguendo il corso del Mekong, ci ha portato a Tha Kek, Savannakhet e Pakse, i principali centri abitati del sud-Laos, tutte placide e sonnolente cittadine.
Poi e' venuto il momento del Bolaven plateau, un altopiano dove si coltiva quasi tutto il caffe' prodotto in Laos e dove si trovano splendide cascate e piscine naturali. Proprio al villagio di Tat Lo scopro un posto assurdo, il Mama-Paps guesthouse, dove la singolare Mama (per me si fuma l'impossibile) gestisce in maniera simpatica il piu' economico (e strabordante per le porzioni dei pasti) ristorante, frequentato, oltre che da noi, da un' altrettanto singolare quanto simpatica combriccola di travestiti, il tutto in mezzo al caotico girovagare di polli, maialini e bambini biondi (!!!). Ci mancava solo il morto, un signore che ha avuto un infarto durante la notte, e i duei giorni di festegiamenti (!?!?) che ne seguono perche', mi spiegano, "e' successo a lui e non a noi!"
Infine, Si Pha Don, le 4000 isole all'estremo sud del paese, ultima destinazione battuta dai fattoni, posto tranquillissimo (per ora) dove pero' iniziano a spuntare come funghi bar che offrono "funghi"...
In una giornata di Kayak riesco anche a vedere da vicino i delfini d'acqua dolce e per il resto mi rilasso sull'amaca leggendo e facendo parole crociate. Dalla riva del fiume, sorseggiando una noce di cocco, posso vedere in lontananza le montagne del nord della Cambogia. Ma non andro' di nuovo nel regno Khmer, bensi' di nuovo a Pakse, per rientrare in Thailandia e fare rotta nuovamente verso Bangkok.
Cosa dire di un mese in Laos, croce e delizia, il paese e' molto bello, ricco di fascino, le gente ospitale... a patto pero' che si evitino come la peste le tre localita': Luang Prabang-Vang Vieng (su tutte)-Si pha Don per stare alla larga da certa gente in primis (storie allucinanti emerse negli ultimi giorni, ma meglio lasciar predere per pieta') e secondariamente perche' sono 3 localita' diametralmente opposte al paese "reale" e in cui si respira un'aria completamente diversa.

Sabadii!

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