Nella mia stanza di Bangkok



E se fosse tutto inutile? Se quando tornero' nulla sara' cambiato? Se non avro' trovato niente? Cosa faro'? Come saro'? Perche' tutto questo?
In certi momenti tutto crolla. Non sai perche' ne come, neppure perche' proprio ora. Ma tutte le convinzioni improvvisamente non ci sono piu', la fortezza di certezze che hai costruito pazientemente e con cura sparisce e ti lascia nudo di fronte alla paura.

Questi sei mesi in Asia sono stati una scatola.
Dentro c'e' Erika con tutta la sua ingenuita', Michael e Andrea, la forza delle gambe e del cuore di Joachim. Ci sono gli occhi sognanti di Lara che gia' basterebbero, c'e' Sven, compagno di viaggio perfetto e Peter con le sue assurde fissazioni. Gli occhi a mandorla di Sylan, Corinne e tutte le sue contraddizioni, Lior e Nick, Martina e Charlene. C'e' l'ingenuita' fanciullesca di Patrick e l'estro completamente, meravigliosamente pazzo di Claudia K. C'e' Lorenzo, il suo appartamento e Rino Gaetano che canta "mio fratello e' figlio unico", la voglia di vivere di Marie e Maike, Yixuan grandissima nei suoi 145cm, Luca e Matt. Ci sono le avventure di Natasha, Sami, Martin, la strana coppia Samantha-Michail. Kasper ed Erik con la loro barca, la semplice complicita' di Melanie e i sogni infranti di Massimo.

Nella mia stanza di Bagkok piango. Non so il perche', ma piango. Forse semplicemente tutto questo e' troppo da tenere dentro e cos'e' la commozione se non un buttare fuori qualcosa impulsivamente, denudandosi del self-control e degli schemi di facciata?
Grazie agli amici stretti che tutti insieme di fronte alla webcam mi fanno commuovere, grazie a Giuliano con le sue mail, a Paolo, Stefano ed Herman che continuano a suonare on me ogni giorno, a Claudia che mi fa pensare peggio di un rebus, a Simon, Gabriele e Fausto che si esaltano anche piu' di me, al Maestro che c'e' sempre e a tutti quelli che, anche solo per una volta, con un messaggio o una e-mail, mi hanno fatto sorridere e pensare che in fondo, e' bello essere vivi, avere degli amici e, ogni tanto, commuoversi.

Nella mia stanza di Bangkok sorrido... e se poi niente cambiera', se non avro' trovato niente, se non sara' meglio di prima, cosa importa? Apriro' questa scatola. Questo non me lo potra' mai togliere nessuno.

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