Autunno a due facce



Mercoledì mattina: mi alzo alle 8, faccio una bella colazione, controlla la e-mail e accompagno la programmazione delle lezioni del pomeriggio con una tazza di caffè fumante. Esco di casa ed il sole splende, la temperatura è gradevole intorno ai 20 gradi. Cammino lungo la mia alberata Nurkena Abdirova da casa mia fino all'incrocio con la grande arteria a 6 corsie che rappresenta la spina dorsale della città. Le foglie degli alberi stanno cambiando colore e sono quasi tutte gialle. Casalinghe, studenti, uomini d'affari camminano nella zona pedonale godendosi il tepore, signore anziane vendono frutta e verdura nelle piccole bancarelle a bordo strada, inondata dall'aroma del pane uzbeko appena sfornato e dei burek alle patate. In dieci minuti sono al centro sportivo. Mi cambio, indosso cuffia e occhialini e nuoto avanti e indietro per 45 minuti. Doccia e, ritemprato nel corpo e nello spirito me ne ritorno su Nurkena Abdirova. Sulla strada verso casa mi fermo al supermercato, alle bancarelle della verdura e alla piccola bottega degli Hachapuri georgiani (focacce al formaggio). Dopo pranzo torno all'esterno, al sole, prendo l'autobus fino a Stepnoy dove una serata di lezioni mi attende.

Giovedì mattina: mi alzo alle 6.30, faccio la mia solita colazione a base di porridge di avena, caffè, banane e succo di frutta. Fuori il cielo è grigio. Esco di casa, rientro subito bestemmiando e cambio giacca. Fa un freddo bestiale, saranno poco più di 0 gradi. Ritorno tutto bardato in strada e sotto una pioggerellina gelida che sembra sinistramente nevischio raggiungo la fermata dell'autobus. Nel piccolo veicolo infernale ci saranno 50 persone e 35 gradi. Il traffico è terribile per colpa dei lavori in corso pre-invernali. Ci vuole qualche minuto in più del solito per percorrere i pochi km che mi separano da Stepnoy, passando la moschea, il palazzo del tennis e quello del ghiaccio, l'enorme bandiera Kazaka fino ala fermata "Caravan". I bambinetti terribili del mattino mi tolgono energia in un'ora come gli adulti della sera potrebbero fare in 6.

E' l'autunno: la transizione tra l'estate calda e l'inverno gelido. E non sai mai bene che giornata ti possa aspettare l'indomani, se gelida e grigia o tiepida e dorata come le foglie degli alberi.
In ogni caso, in questo mondo così grande, annoiarsi non ci si annoia. Penso: che figata.

до свидания!

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