Il sapore dell'amicizia



Il week end inizia bene, con Franz che sbaglia la fermata del bus, ma con un po' di ritardo, eccoci finalmente al mare ad aggiornarci sugli eventi del paese natio, prima di una cena tipica a base di mezzo chilo di pasta, sugo pronto e birra Cisk dal tetto di casa. Segue quarto di finale di coppa del mondo tra Brasile e Colombia, dove Dani e Elena (+ il loro oste David) ci raggiungono per qualche drink e l'organizzazione della giornata successiva.

Brunch al cafè Mint, sciroccata in autobus fino a Marsaxlokk, camminata tremenda sotto il sole cocente tra anici e capperi fino a St.Peter's Pool. Mare, tuffi e meduse infami fino al pomeriggio, poi ritorno e grigliatona sul tetto per accompagnare l'arrivo di Re Berbenni: l'arrivo a piedi dopo aver cambiato due taxi è la prima perla di un week-end epico.

Nottata allucinante in balia delle zanzare, Berbenni knock-out decide di rimanere a casa a dormire qualche ora extra. Super sciroccata di autobus fino al terminal dei traghetti, attraversamento del canale e sbarco a Gozo. Noleggiamo un auto e iniziamo a guidare qua e la per l'isola, di spiaggia in spiaggia. La colazione lenta e dolorosa al McCafè viene presto dimenticata grazie ai panorami brulli e alle coste frastagliate che si gettano nel mare azzurrissimo. Berbenni torna tra noi attorno alle 2 di pomeriggio e si scatena. Chiedere a chi c'era per i dettagli. Ancora mare, sole, tuffi e nuotate fino al villaggio di pescatori di Xlandi, cena a base di pesce o coniglio, corsa forsennata per non perdere il traghetto e ritorno in autobus.

Il mattino del lunedì per me vuol sempre dire sveglia tardi (inizio alle 11), per cui mi godo una colazione con il gruppo prima di andare a lavorare e salutarli. Arrivederci, a fra un mesetto. Per chi non mi conosce, o non conosce le altre persone citate, questo post non vuol dire molto. Per chi ci conosce invece, significa tutto: il sapore dell'amicizia.

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