Lo stato dei lavori



Non ho fatto in tempo a scrivere il post precedente che gia' ero in un kiwi orchard a fare potatura per il week end. Lavoro temporaneo se ce n'e' uno, paga da fame ma abbastanza da pagarmi cibo e posto in ostello.

Due giorni dopo ecco invece il posto che cercavo: in un'altra packhouse per la fase di re-packing, lavoro noioso e ripetitivo ma per niente faticoso. E dieci ore al giorno mi danno la possibilita' di mettere da parte i soldi che mi servono per finanziarmi la "vacanzina" di agosto.

Si chiude cosi' il piu' lungo periodo in Nuova Zelanda senza lavorare: due settimane.

Mi mancava solo una cosa: la mia insegnante di cinese personale durante le pause caffe'. Ed ecco che Vicky (gia' mia tutor ai tempi dei turni di notte) si materializza come mia collega. E per di piu' la packhouse e' vicinissima a casa, solo 4 minuti di macchina.

Dalle stalle alle stelle in un paio di giorni. E' pura Nuova Zelanda.

Haere ra

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