Un'altra alba al volante



Se c'e' un periodo nell'anno in cui mi piacerebbe essere a casa e' questo. Le lunghe giornate, le uscite in bicicletta, le prime feste di paese... ho pero' tutta la vita davanti per godermi e rigodere di questi piaceri.
Il presente ancora per un po' si chiama Tauranga e si chiama Apata packhouse. Fare le notti ogni giorno e' dura, ti logora pian piano. Parti bene il primo giorno della settimana, il secondo gia' ti senti stanco, il terzo non passa piu', il quarto non senti piu' le braccia, il quinto le scatole da 20kg sembrano pesarne 80 e il sesto entri in uno stato di trance e non capisci piu' niente e realizzi solo a casa, dopo l'ennesima alba a guidare tra i frutteti sulle tortuose curve della Highway n.2, che la settimana e' finita e ti aspetta una giornata di riposo, e-mail, telefonate, spesa e caffe', passeggiate in centro, abbracci, musica e qualche birra.
Ed e' gia' domenica sera, e ti ritrovi a preparare la cena, lo zaino e caricare le 4 ragazze pronti per una nuova settimana. L'ultima con lei. Poi sara' un addio. O un arrivederci.
Da casa arrivano notizie splendide. Da casa arrivano ricordi di odori e colori, di cotechini e casoncelli, di lunghi tramonti e chiamate familiari. "Vieni a mangiare alla festa stasera?" "Uscitina in bici?" si confondono con il rumore sommesso dei bar sulla Strand, con il sole che scende sull'ennesimo tramonto Neozelandese. Ogni giorno diverso e incredibile.
Mount Mounganui che osserva tutto come sempre ha fatto. Maestoso, all'orizzonte.

Haere ra

Commenti

  1. Devo ammettere che i primi giri in bici di questa primavera 2011, senza un Ghidini motivato, ispirato, con gamba e gran conoscenza di molti percorsi, non sono la stessa cosa...

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