Appare, l'oceano


Lasciando Auckland l'autostrada diventa una semplice statale che si infila tra le verdi colline popolate da mucche al pascolo. Il van va che e' una meraviglia e i km passano veloci: in una mattinata attraversiamo la periferia della metropoli, Hamilton, la penisola di Coromandel e, infine, la Bay of Plenty, la baia del sole, del terreno fertile e delle opportunita'. Per la verita' di sole ne vedo davvero poco durante i miei primi giorni qui. Decido per un inizio "soft" e mi stabilisco fuori da un ostello luminoso e tranquillo a Tauranga, tipica cittadina costiera qui in Nuova Zelanda, con case basse e giardinetti, persone che portano a spasso il cane e bambini che giocano nel parco. Pago una piccola quota settimanale e, pur dormendo nel van, posso utilizzare i servizi e la cucina. In ostello quasi tutti sono in attesa di un lavoro nelle locali piantagioni di kiwi: la stagione della raccolta e' ormai alle porte e si aspetta solo il bel tempo per cominciare. Al primo accenno di sole infatti, tutti a Te Puna, paese a 15km da qui, e via con la raccolta. Il lavoro e' faticoso, pesante, troppo. Dopo la prima giornata mi chiedo perche'? Ho davveo lasciato una esistenza "normale", un lavoro sedentario e tutte le comodita' per venire a spaccarmi la schiena dall'altra parte del mondo? La risposta, ovviamente, e' no. Decido quindi di andare al mio ritmo, ignorando le richieste dei supervisor di raccogliere piu' velocemente, e arrivo a sera fresco come una rosa: raccogliere i kiwi in questo modo per me e' molto rilassante. Sempre all'ombra, con una luce ed un profumo magnifici, tre pause giornaliere per mangiare un panino sottogli alberi, le chiacchiere con gli altri ragazzi (quelli non ossessionati dal "fare bella figura" con i supervisori) e la temperatura perfetta. Dopo tre giorni di raccolta della qualita' golden sarebbe ora di passare ai classici verdi ma la piantagione non e' anora pronta e ci aspettano alcuni giorni di pausa.
Si legge, si suona la chitarra, si fa la spesa e si gioca a carte. Il rituale giornaliero comprende fare il bucato e cucinare. La notte, nel letto del van, lei mi abbraccia, sorride. La mattina escursione in cima al vulcano spento Mauganui e pic-nic sulla spiaggia con gli altri ragazzi. Una sera decido di andare a correre: passo il vicinato con le case basse di legno e i perfetti prati all'inglese. Una vecchia coppia sorride e saluta, una mamma col bambino in braccio fa lo stesso. Sudo, fatico, combatto per raggiungere la cima del promontorio. Ed eccolo li', sotto un cielo drammatico di nuvoloni neri squarciati dal rosso sole del tramonto, immenso, grandioso, appare, l'oceano.

Cheers mates

Commenti

Post più popolari