Un comune weekend nell'ex unione sovietica



Il venerdì sera, appena terminata la mia ultima lezione, prendo un taxi e raggiungo un locale del centro. In una vecchissima libreria si nasconde un ristorante piuttosto fighetto con un menù improbabile. Ho appuntamento con un gruppo di donne kazake e un tartaro-russo, componenti del mio gruppo pre-intermediate che ha appena terminato con successo l'esame di fine corso. Si festeggia con birra a fiumi, lingua di manzo al formaggio francese, macedonie a manetta e quando il tasso alcolico supera una certa soglia ci si sposta nella sala a fianco dove il karaoke regna sovrano.

Al sabato si fa la spesa presto, si pulisce l'appartamento e la sera mi vengono a trovare per cena alcuni amici ed ex-studenti di due anni fa. Quasi tutti hanno smesso di studiare e la comunicazione è difficile, ma le mie linguine al pesto, una caprese e un tiramisù fatto in casa aiutano. Se ne vanno presto in ogni caso, ma ricevendo una chiamata da dei colleghi decido di raggiungerli in un club "di tardoni". E mentre si balla sulle note di una band russa (età media 60 anni) che cerca di rendere al meglio gli Eagles, altre birre e un paio di risse sfiorate con personaggi poco raccomandabili mantengono la serata interessante.

Domenica a mezzogiorno sono ospite a Ushtobe (un paesino perso nella steppa e sepolto dalla neve in inverno) a casa di Tanya, una ragazza che lavora in libreria a scuola. Il padre era il mio "autista" due anni fa e saputo del mio ritorno ha voluto invitarmi a pranzo. Mi accoglie on una bottiglia di vodka che è tutto un programma. La tavola è imbandita e mi fa pensare le donne si siano svegliate alle 5 per iniziare a cucinare, e tra una insalata russa, delle costolette d'agnello e gli immancabili cetrioli sottaceto mi sembra di essere in un altro mondo: la casa è grande e accogliente ma con delle cose che definire kitch è poco (se non fossimo nell'ex-unione sovietica). I poster più improbabili, il frigo in camera da letto, il microonde nel corridoio, tappeti ovunque, tv a manetta su musica disco durante il pranzo con le nonne che apprezzano, fiori finti e pelouche sugli scaffali. Spettacolo.

Di sicuro la gente da queste parti sa come divertirsi

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