Sti capperi e fichi d'india


Vivere quest'anno a Fgura è stata un'esperienza completamente diversa da quella vissuta la scorsa estate a Sliema. E non è solo il sentirsi rivolgere la parola in Maltese anzichè in Inglese ad ogni angolo, ne la sempre illuminante esperienza di pendolare sugli autobus locali, tra aria condizionata a temperature gelide, ammassati come sardine o ad assistere a incomprensibili risse verbali tra vecchi arrabbiati. E' tutto un altro vivere. Un ritmo diverso, come la differenza tra andare in auto o in bicicletta. Le uscite in settimana sono off-limits (gli autobus smettono di circolare attorno alle 22.30) e se voglio fare qualcosa giocoforza devo camminare 15-20 minuti fino alle spettacolari 3 città, Birgu, Isla e Bormla. La vita di Fgura gira attorno alla pizzeria d'asporto e al fruttivendolo. La gente si siede fuori casa la sera, parla e ascolta la radio.

Altra costante di quest'estate è stata la presenza di continue visite. Dopo Ale e Manu, Violet e Mai è stato il momento di Dave e Iela che mi ha finalmente spronato a visitare i tempi di Hagar Quim, due complessi megalitici di quasi 6000 anni fa. Mi concedo spesso e volentieri il venerdì sera una bottiglia di vino ascoltando un trio Jazz al Bridge Bar a Valletta, il giovedì c'è il cinema all'aperto, e ogni giorno si ripete il rituale della scuola. Sveglia presto, bus, caffè, lezioni, ritorno: quest'anno in particolare ho avuto parecchie soddisfazioni dal mio lavoro. E quando mi spingo a sud, nel pomeriggio o nei weekend, ecco apparire le distese di cespugli di capperi e i cactus con i rossi fichi d'india a bordo strada, sulla via per Marsascala e St. Thomas Bay, o per Marsaxlokk e le acque azzurre di St. Peter's Pool.

E' tempo di chiudere quest'altra esperienza che è volata via come al solito in brevissimo tempo. Solo due settimane mi separano infatti da un breve rientro in Europa, prima di riempire di nuovo lo zaino in direzione Est.
Malta, sei sporca, maleducata, rumorosa, mi hai fatto incazzare, prendere i molluschi, perdere un sacco di soldi, mi hai dato mal di testa, punture di zanzara, caldo da bestemmiare e irritazioni a non finire: nonostante questo, mi sei piaciuta. Ancora una volta. Ti porterò sempre nel cuore. Ma da qualche parte per il mondo, un'altra esperienza mi aspetta...

Addiju!

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